lunedì 29 settembre 2014

L'equinozio

La luce arriva da una direzione nuova. Un'inclinazione più bassa rasenta il suolo per gran parte del giorno. Il giorno stesso è molto più corto: ora quando suona la sveglia è ancora buio.
"Settembre è il più crudele dei mesi": il detto è vero solamente se settembre diventa simbolo della fine dell'estate. Invece è l'inizio di una stagione altrettanto splendida.
La luce bassa è pulita. Ogni filo d'erba assume importanza e si staglia orgoglioso nel prato. 
Non c'è umidità, non c'è afa. Il mondo risplende, sembra nato ieri e ancora nuovo di zecca. Nessuno l'ha sciupato, nessuno l'ha ancora calpestato.
Non è un Eden, è solo il meraviglioso autunno. La stagione di solito adoperata per indicare il declino, l'avvio verso l'inverno, e che invece ha una sua spaventosa bellezza. 
Gli scoiattoli sono già andati in letargo, non li vedo più. Anche i caprioli si sono fatti rari; i cinghiali no, quelli resistono a tutto...
La veranda della Locanda adesso ha le tende aperte per raccogliere la luce. Ma si può stare anche fuori a prendere il sole, specialmente nelle ore più tiepide; e fare la sauna e poi rinfrescarsi all'aria di settembre dona un benessere che nessuna "doccia emozionale" potrà mai uguagliare.
Gli ospiti sono pochi, ci riposiamo un po'. Gironzolo in giardino, sistemo qualche ramo che va potato, raccolgo le foglie dell'alloro. Sono combattuta: da un lato mi piace, lo confesso, godermi questo Eden in solitudine; dall'altro sono dispiaciuta di non condividerlo con molti, vorrei che tutti vedessero l'incanto che si nasconde dietro la stagione delle foglie che cadono.
Alla fine, prevale il mio solito motto: la felicità non va sprecata, è un insulto alla vita. Spazio al buonumore.

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