domenica 21 giugno 2015

Il mattino ha l'oro in bocca

"...e la colazione viene servita in giardino, dalle 8,30 in poi."
"Dalle OTTO E MEZZA? Un po' tardi, mi pare..."
"Sì, è vero, se vuole ci attrezziamo per farle fare colazione prima, come desidera. Però di solito qui si dorme bene, quindi..."
"No no, che dormire, va benissimo alle 7,30, grazie. Io mi alzo sempre prestissimo."
L'affermazione suona come un vanto. E va bene, sveglia alle sei anche oggi. Alle 7,30 tutto è pronto. Non si vede nessuno.
Sorrido. Eccone un altro, penso. 
Verso le nove, l'ospite mattiniero arriva, l'aria beata, lo sguardo intorpidito. "Buongiorno!", esclama gioviale.
"Buongiorno", rispondo educatamente, senza dirgli che è da un'ora e mezza che lo aspetto. "Dormito bene?"
"Meravigliosamente! Erano anni che non dormivo così! Il fresco senza bisogno del condizionatore, e poi il silenzio, e poi il materasso fantastico, e poi... Non so, il relax, le coccole..."
Potrei dire "Gliel'avevo detto, io!", ma naturalmente non lo dico. Missione compiuta: la Locanda non perdona. Qui gli insonni ronfano, i mattinieri si crogiolano tra le lenzuola, i nottambuli si abbandonano, gli incubi non arrivano. I pensieri si sciolgono. E sarà perché le stelle brillano, le lucciole splendono, la televisione è assente, chissà. (Qualche volta, però, fate dormire un po' di più anche la locandiera...)




4 commenti:

  1. Divertente, chissà se funzionerebbe anche con me, notoriamente mattiniero.

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  2. ...come sempre, bello ed elegantemente scritto. L'aspettavo. ☺

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  3. Non sono mai stato mattiniero, non è un vanto, ho sempre dovuto recuperare tirando fino a tardi anche sul lavoro, quando questo non essere mattiniero si può coniugare con un ozio tiepido e ovattato come traspare dal racconto della locandiera penso si sia al nirvana. Spero presto di poter soggiornare nella locanda e poterne saggiare lo spirito, che così bene viene descritto.

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