martedì 25 luglio 2017

Gli agostani

"Prontooooo? Prontooooo?"
"La sento forte e chiaro, prego, mi dica!"
Fine luglio. Il telefono è incandescente. La linea però, come sempre qui tra i boschi, rimane pessima.
"Avreste una camera per il 4-5 agosto?"
"Sì, abbiamo un'ultima disponibil..."
"Perfetto!! Allora confermiamo", mi interrompe entusiasta l'interlocutore.
"Un attimo, per favore, mi ascolti..." cerco di interloquire.
"Ecco, allora, siamo una coppia, arriviamo verso le 18, preferiremmo una camera vista mare, fate la colazione? Fate la cena? C'è la doccia o la vasca? Quanto dista il mare? Avete la piscina?"
La gioia dell'aspirante vacanziero trabocca. Ha trovato posto, in agosto, in una bella struttura non distante dal mare, a un prezzo accettabile. Solo che... Ho come la sensazione che forse non abbia letto fino in fondo la descrizione della mia Locanda.
"Senta, scusi, lei è il benvenuto, ovviamente, la aspettiamo, ma conosce già la nostra Locanda?"
"No, veramente no..."
E qui devo spiegargli che troverà niente di meno che... gente NUDA!
Aspetto questo momento con trepidazione. Non so mai come reagirà l'interlocutore. La maggior parte delle volte, cercherà di fare l'uomo di mondo:
"Ah, va beh... Ho capito..."
"Quindi se c'è qualche problema, forse è meglio che cerchi un'altra soluzione. Non la vorrei mettere in imbarazzo."
"No, no, che problema... Si figuri... Persone nude... E che sarà mai? Assolutamente..."
"Allora confermo?"
"...sa che cosa, però? Ne parlo con mia moglie. Per me nessun problema, ripeto, però magari lei... Chi lo sa..."
"Bene - approvo, comprensiva - allora facciamo così, se è ancora interessato mi richiama a breve, d'accordo?"
Ovviamente, la telefonata di conferma non arriva mai.
O quasi mai.
Perché una volta, inaspettatamente, è arrivata.
Una voce esterrefatta mi dice: "Dunque sì, confermo... Alla mia compagna va benissimo... Non so come mai... Anzi, le dirò: penso di aver scoperto qualcosa di lei che ancora non sapevo!"
I due si sono goduti una splendida vacanza di tre settimane, ospiti da noi. E noi li ricordiamo ancora, a distanza di un paio d'anni, per la loro serena gioia di vivere. Come coloro che non hanno paura di accettarsi per così come sono.

martedì 11 aprile 2017

...e il libretto di istruzioni?

"Vorrei venire da voi, ma non ho mai fatto naturismo, mi spieghi come si fa?"
Rimango sempre un po' stupita da questa domanda, più frequente di quanto si immagini.
"Beh, è facilissimo. Ci si tolgono i vestiti, ed ecco fatto."
L'interlocutore rimane interdetto. "E poi?"
"E poi, niente. Quando vuoi, ti rivesti."
Per un attimo mi domando se anche l'azione di rivestirsi abbia bisogno di istruzioni dettagliate: dunque, prima di tutto ti infili le mutande, poi la canottiera, poi i calzini ecc., le scarpe per ultime, mi raccomando. Ma di solito non ce n'è bisogno.
E allora perché c'è bisogno di istruzioni per spogliarsi, che è molto più facile rispetto a vestirsi? Perché probabilmente ci siamo abituati alle istruzioni per l'uso. Dobbiamo istruirci su come far funzionare il telefono nuovo, l'i-pad, la posta elettronica nuova versione. Le pentole a induzione. Il forno ventilato. Il frigorifero a risparmio energetico. Per non parlare dei mobili Ikea.
Siamo presi da perplessità di fronte alla minima azione: devo mettere la crema antirughe prima o dopo quella solare? E l'ombretto, va steso dall'interno verso l'esterno o viceversa? Sarà chic andare a un matrimonio con i sandali?
Seguiamo istruzioni per completare un acquisto on-line; prenotare una visita sanitaria; richiedere un documento qualsiasi. Siamo costantemente guidati. Questo ci rassicura, probabilmente ci impedisce anche di compiere errori. 
Lasciamoci però uno spazio libero, uno spazio senza istruzioni, che gestiamo come ci pare. Coraggio, per spogliarsi non serve un manuale, serve solo buonumore!