Puglia, ottobre. Tanti anni fa. Un pomeriggio al mare... Il mare di ottobre! Chi non l'ha mai visto non sa che cosa si perde.
La mattina sono stata a scuola, ora due passi sugli scogli ci stanno proprio bene, prima di fare i compiti.
Che profumo. L'acqua è trasparente, ma il sole è già molto basso. Il colore è speciale: più scuro, più profondo che in estate. Sugli scogli ci sono di nuovo i ciuffi di alghe: durante l'estate i passaggi dei bagnanti strappano tutto.
Che silenzio.
Il mare mi chiama, il mare è mio! Ora che non c'è nessuno, è tutto mio.
Non ci penso due volte: anzi per la verità neanche una. Arrivo al bordo dell'acqua e mi tolgo tutto: jeans, camicia, pullover, biancheria, calze, scarpe. L'acqua è calda: ma anche se fosse gelata, non avrei dubbi.
Scivolo dentro. I ciuffi di alghe verdi rendono gli scogli accoglienti. Non appiedo: ci siamo solo io e il fondo, la sabbia, i sassi, i pesci.
L'acqua meravigliosa e profumata mi avvolge.
Questo è il naturismo per me. Sentire l'acqua, o il sole, o semplicemente l'aria, senza ostacoli; sentirmi una cosa sola con la natura. Tutto il resto non conta. E l'ho imparato da quella prima volta.
Molto bello: uno scritto di sensazioni che si ha l'impressione di vivere con te.
RispondiEliminaAnche la mia prima volta è stata molto simile alla tua, stessa stagione (e forse anche i luoghi non erano distanti), stessa spinta emotiva... e stesse sensazioni dell'acqua, del sole e dell'aria sulla pelle... sensazioni che si ripetono ogni volta e che sono il vero significato del naturismo, almeno per me.
RispondiElimina