"...e la colazione viene servita in giardino, dalle 8,30 in poi."
"Dalle OTTO E MEZZA? Un po' tardi, mi pare..."
"Sì, è vero, se vuole ci attrezziamo per farle fare colazione prima, come desidera. Però di solito qui si dorme bene, quindi..."
"No no, che dormire, va benissimo alle 7,30, grazie. Io mi alzo sempre prestissimo."
L'affermazione suona come un vanto. E va bene, sveglia alle sei anche oggi. Alle 7,30 tutto è pronto. Non si vede nessuno.
Sorrido. Eccone un altro, penso.
Verso le nove, l'ospite mattiniero arriva, l'aria beata, lo sguardo intorpidito. "Buongiorno!", esclama gioviale.
"Buongiorno", rispondo educatamente, senza dirgli che è da un'ora e mezza che lo aspetto. "Dormito bene?"
"Meravigliosamente! Erano anni che non dormivo così! Il fresco senza bisogno del condizionatore, e poi il silenzio, e poi il materasso fantastico, e poi... Non so, il relax, le coccole..."
Potrei dire "Gliel'avevo detto, io!", ma naturalmente non lo dico. Missione compiuta: la Locanda non perdona. Qui gli insonni ronfano, i mattinieri si crogiolano tra le lenzuola, i nottambuli si abbandonano, gli incubi non arrivano. I pensieri si sciolgono. E sarà perché le stelle brillano, le lucciole splendono, la televisione è assente, chissà. (Qualche volta, però, fate dormire un po' di più anche la locandiera...)