lunedì 24 maggio 2021

Una leggenda vichinga

Da due giorni, l'ospite norvegese - un ragazzone alto, ovviamente biondissimo, ovviamente bruciato dal sole e ovviamente con gli occhi chiari - chiede a colazione un caffè americano. Da due giorni, però, guarda con desiderio il caffè normale, fatto con la moka, che servo agli altri ospiti.
Il terzo giorno, supera la timidezza e mi chiede un caffè "italiano", che gli preparo ben volentieri. Gli si apre un mondo: di sapori, di profumi, di piacere... Non so, fatto sta che, fulminato sulla via di Damasco, Eric (o Svan, o che so io), decide di prendere, d'ora in avanti, esclusivamente caffè espresso.
Anzi. Il quarto giorno, avendo una camera con angolo cottura, si determina a imparare a fare il caffè, così da poterselo preparare quando meglio crede. Mi domanda quindi come si fa. Gli illustro volentieri la procedura, brandendo una caffettiera smontata: l'acqua si mette fin qui, il caffè si mette qui, poi si avvita così, e poi si aspetta che il caffè esca. Soddisfatto, Eric va subito in camera per prepararsi la meravigliosa bevanda.
Arriva un quarto d'ora dopo, desolato, porgendomi la caffettiera che era in dotazione nella sua camera. "Non funziona", mi comunica. 
"Mi dispiace, - dico - gli ospiti precedenti non mi avevano segnalato nulla. Le dò subito una delle mie caffettiere. Ecco."
Ma Eric ricompare, dopo un'altra mezz'ora. Il suo volto tradisce lo sconforto. "Nemmeno questa funziona."
"Ah, no, non è possibile, di questa sono certa. L'ho usata un'ora fa per colazione. Funziona perfettamente."
"Eppure, il caffè non è uscito." La delusione è palese. Il volto è quello di chi sospetta un complotto ai suoi danni.
"Vediamo. Ha messo l'acqua?"
"Sì."
"Ha messo il caffè? Ha chiuso la caffettiera? Ha avvitato forte?"
"Sì". E' quasi offeso che gli faccia queste domande.
"E poi, ha acceso il fornello?"
Eric mi guarda meravigliato. "No. Lei non mi ha detto niente riguardo al fornello. Ha detto solo di chiudere la caffettiera."
Io mi domando sempre come certa gente riesca a partire da Paesi magari lontanissimi, attraversare intere latitudini, e arrivare sana e salva fin qui. Benedetto figliolo...
"Ma se non la mette sul fuoco, come pensa che possa uscire il caffè?"
Eric è quasi scandalizzato dalla mia mancanza di precisione. "Ma lei NON mi ha detto di accendere il fornello, e io non l'ho acceso!"
Non fa una piega. Ancora una volta, è colpa mia. Lo sanno tutti, del resto, che il caffè esce magicamente dalle caffettiere, le quali sono strumenti soprannaturali, erogatori di una pozione magica. Dev'essere una leggenda vichinga. Peggio per me che non la conoscevo.

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