Devo sapere. Non posso attendere la fine del soggiorno, non posso. Devo capire, indovinare, predire. Consulterò gli aruspici, mi farò fare le carte, leggerò i fondi di caffè; ma ho bisogno assolutamente di stabilire se la persona che ho davanti - giovane, vecchia, dritta, curva, bionda o bruna che sia - appartiene alla schiera più temibile: i recensori.
Sì, quelli che, una volta venuti via da una struttura (o a anche mentre sono ancora lì da voi), non hanno che un pensiero: far sapere a tutti come è stato il loro soggiorno, se c'erano gli scarafaggi in camera, se il latte al mattino era fresco, se gli asciugamani erano lindi e pinti, se l'acqua della piscina puzzava di cloro. Coloro per i quali la vacanza non è completa, anzi, diciamo la verità, non è nemmeno mai esistita se non ne fanno partecipi non solo gli amici, ma anche i perfetti sconosciuti.
Lo capisco, è giusto. Hai un b&b, e la gente vuole sapere come si sta da te. Per fortuna, poi, i miei recensori sono stati solitamente gentilissimi nonché generosi, e non ho che da ringraziarli. Ma prendiamo una coppa di qualche settimana fa.
In realtà, c'è un metodo unico per capire se la recensione sarà positiva, almeno per le coppie. Un metodo matematico, infallibile. Lo svelo solo agli affezionati lettori del mio Diario.
Si chiudono in camera ore e ore? Arrivano tardi a colazione, con gli occhi sfatti e l'aria imbambolata? Si sorridono in modo complice? Ingurgitano rapidamente il caffè, sbocconcellano distrattamente la torta, ignorano la tua conferenza sulle materie prime a km 0 e riguadagnano rapidamente la camera per non uscirne fino al mattino dopo? Cinque pallini assicurati. E gli scarafaggi potrebbero pure camminare loro addosso, che non ci farebbero caso. Ecco da cosa può dipendere il destino di una locandiera.
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